Tales of Eternia, [PSP]

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MaestroKuja
view post Posted on 5/3/2006, 14:13




Dopo il successo riscontrato nel 2000 con la versione originale, Namco ci ripropone una versione leggermente migliorata del suo Tales of Eternia, questa volta sul piccolo gioiello di casa Sony, la Psp!

Tales of Eternia, il giorno della sua uscita originaria per Sony Playstation (nel 2000! Ben SEI anni fa!) destò scalpore prevalentemente per due motivi: la sua stupenda presentazione, e il suo particolare sistema di combattimento. Ora, a distanza di più di un lustro, tutto questo ci viene riproposto, in versione migliorata, e sulla piccola console di casa Sony. Come sarà andata?

Inferia e Celestia
Senza paura di dire certe rivelazioni scottanti, possiamo dire che il gioco ha beneficiato grandemente di questa sua “riduzione” di formato. In questo modo, l’appassionato potrà giocare come, quando e ovunque gli parrà, giovando quindi della buona trama che accompagna questa riedizione Namco. E parliamone, di questa trama, quindi. Il gioco, come già accennato poco sopra, già all’epoca della sua uscita stupì un po’ tutti con una introduzione in stile manga davvero fantastica, degna delle migliori produzioni orientali. Ovviamente niente di tutto ciò è stato perduto in questa riedizione (giusto per tranquillizzare i lettori..Nd.Pierre). Ad ogni modo, si parlava di trama. Reid, questo il nome di uno dei quattro principali protagonisti, sta vivendo la sua vita normale, e come consuetudine, si sta portando verso il suo luogo di relax, un’osservatorio sul fianco di una montagna. Al suo arrivo trova ad attenderlo Farah, vecchia amica di infanzia, intenta a scrutare il cielo. “C’è qualcosa che non va” dicono i due giovani, e come in ogni buona sceneggiatura, non appena la frase è pronunciata un evento di proporzioni catastrofiche irrompe su schermo. Nel caso di questo Tales of Eternia l’evento del caso è rappresentato da una ASTRONAVE che, precipitando, abbatte tutto quello sul suo cammino, nostri protagonisti annessi e connessi. Una volta ripresisi da questa botta inumana, dunque, trovano quella che poi diventerà la “maghetta” del gruppo: Meredy, la quale, almeno inizialmente, parlerà in una lingua incomprensibile (e da questo nasceranno alcune delle battute più divertenti del gioco). Andando avanti nella trama, poi, verrete finalmente a capire, dopo battaglie, dialoghi esilaranti e via discorrendo che il piano di gioco è fondamentalmente diviso in due: Inferia è la parte inferiore del mondo (letteralmente), mentre Celestia quella superiore, e che queste due metà sono divise da una sorta di stratosfera. Ora, il problema risiede nel fatto che Celestia sta per precipitare sopra Inferia. Come supponibile, spetterà al nostro improvvisato party cercare un rimedio, nella forma di esseri Elementali, a questa catastrofe di dimensioni bibliche. Ma questo Tales of Eternia, alla fin fine, cos’è?

Gameplay
Tales of Eternia, è un Role Playing Game, e fa parte della serie “Tales of” di Namco. Nonostante sia leggermente meno famosa della sua controparte by Square (Final etc.etc. Dai, lo sapete da soli. Nd.Pierre), la serie dei Tales è comunque stata in grado di emozionare un gran numero di utenti. Non per niente, nella terra del Sol Levante è una serie di culto. Ad ogni modo, abbiamo aperto questo capitolo della recensione intitolandolo Gameplay. Come mai, vi chiedete? Semplice, perché questo Tales of Eternia sfrutta uno dei sistemi di combattimento più strani che si siano mai visti in un gioco di ruolo. Innanzitutto, precisiamo che i combattimenti sono in tempo reale. Ma non pensate che sia tutto qui: non avete davanti un ennesimo Baldur’s Gate Dark Alliance o un Champions of Norrath. Innanzitutto, precisiamo che la visuale, duranti i combattimenti, cambia automaticamente dall’isometrico dell’esplorazione, al laterale. Una volta entrati in questa modalità, poi, controlleremo Reid e avremo l’opportunità di compiere diverse azioni, come il semplice attaccare, compiere vari attacchi speciali (assegnabili a tasti predefiniti), oppure decidere verso quale direzione indirizzare l’attacco (non molta fantasia in questo settore, in quanto le scelte sono orizzontale o verticale, niente diagonali). Riguardo ai vostri compagni, invece, è la CPU a gestirli, nonostante il giocatore possa impostare alcune variabili comportamentali degli stessi nel menù delle opzioni. Per il resto, gioco è un J-Rpg canonico, se si esclude il già citato particolare sistema di combattimento: troveremo di tutto, dai combattimenti random ai “boss di fine livello” dai miliardi di punti-ferita.

Tecnicamente Parlando
Tales of Eternia ha indubbiamente beneficiato nella trasposizione da Playstation a Playstation Portable. Il primo punto in cui si nota maggiormente il processo di ringiovanimento del progetto è indubbiamente quello grafico. Probabilmente la riduzione dello schermo era quello che serviva a un gioco come Tales of Eternia, laddove con i suoi paesaggi ben disegnati e ricchi di colore riesce sempre a destare meraviglia in un mondo di videogiochi in cui le tanto sbandierate tre dimensioni regnano sovrane. Dicevamo, buona grafica. E buono anche il resto! Il comparto sonoro è ottimo, a dire il vero, con recitazioni molto valide che spesso e volentieri riescono a strappare un sorriso anche al giocatore più serio, mentre la colonna sonora di difende perlomeno degnamente, con composizioni epiche al punto giusto, capaci di immergere il giocatore negli spesso arcani scenari di gioco. Va detto che, d’altro canto, nel gioco è presente anche una certa ironia e questa sarà presente e ben “visibile” (paradossalmente. Nd.Pierre) nella colonna sonora. Longevità e Gameplay come si difendono? La prima indubbiamente molto bene. Il gioco è lungo e le cose da fare sono tante, mentre la seconda è un po’ meno forte, in primis perché il sistema di controllo, per quanto ben fatto, è assolutamente atipico, e in secondo luogo perché il gioco a volte è assurdamente difficile. La prima volta che affronterete un elementale, ad esempio, dovrete avere come “background” almeno un paio d’ore di “livellamento” (neologismo: termine usato dagli appassionati di rpg atto a indicare il tempo speso a combattere contro mostri, senza progredire nella trama, per potenziare il proprio personaggio. Nd.Pierre), altrimenti non avrete nessuna chance. Non che sia una cosa negativa, chiaro, è solo che al giocatore occasionale, o a quello poco smaliziato, una cosa del genere potrebbe sembrare un invito non voluto verso l’abbandono del titolo.

Conclusioni:
Ma alla fine, questo Tales of Eternia, com’è? Beh, è innegabilmente un titolo in grado di divertire il giocatore, a condizione di scendere a patti con una difficoltà non sempre perfettamente ottimizzata e a un sistema di combattimenti decisamente fuori dagli schemi. Post Scriptum: Il gioco è COMPLETAMENTE in inglese.

 
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Kratos the Chosen
view post Posted on 23/3/2006, 19:55




Ho visto qualcosa , ma i personaggi non mi piaciono molto il prtagonista è quaasi futuristico inoltre è uguale a shymonia cambia solo qualche skin
 
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richi9321
view post Posted on 6/9/2009, 17:51




io c'e' l'ho tales of eternia . per me e' bello
 
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2 replies since 5/3/2006, 14:13   860 views
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